Pancreas

Pancreas, cos’è?

Il pancreas è una ghiandola che svolge fondamentali funzioni vitali. Svolge innanzitutto un attività endocrina attraverso la produzione di diversi ormoni tra cui i più importanti sono l’insulina e il glucagone. Questi ormoni vengono riversati direttamente nel sangue e agiscono sul fegato, sui muscoli e intervengono in diversi processi dell’organismo andando a regolare l’assimilazione e l’assorbimento di importanti nutrienti. L’insulina ha l’importantissimo compito di andare ad abbassare i livelli di glucosio nel sangue ed è fondamentale per regolare il passaggio nel flusso sanguigno di aminoacidi, acidi grassi e di altri nutrienti. Il glucagone, invece, contribuisce a mettere in circolo il glucosio nel sangue ed è un nutriente essenziale per rifornire di energia tutte le cellule.

– Caratteristiche
– Tumore al pancreas
– Sintomi del tumore al pancreas
– Studi recenti

Nella sua attività esocrina, invece, il pancreas produce diversi enzimi che prendono il nome di succo pancreatico. Il pancreas produce 20 enzimi, i più importanti sono amilasi e lipasi. Dalla produzione di amilasi dipende infatti la digestione degli alimenti; la produzione di lipasi ha invece il compito specifico di migliorare la digestione dei cibi grassi. Anche chimotripsina, ribonucleasi e desossiribonuceasi compongono il succo pancreatico. Questi enzimi intervengono nella digestione andando a frammentare i singoli aminoacidi e a demolire acidi ribonucleici e desossiribonucleici. Per le sue importantissime funzioni, un malfunzionamento del pancreas è in grado di andare a compromettere in breve tempo la salute di altri organi vitali.

anatomia pancreasIl pancreas è voluminoso, può raggiungere infatti le dimensioni di 15 centimetri, riducendo poi il suo volume con l’avanzare dell’età. Per quanto riguarda il peso, può raggiungere i 100 grammi.
È suddiviso in 3 parti, la testa del pancreas, il corpo e la coda. Le principali funzioni avvengono nella testa dove si trovano degli agglomerati di cellule note come le isole di Langerhans dal nome del patologo tedesco che le osservò per primo al microscopio nel 1869. Questi agglomerati sferici concentrici di cellule sono circa 1 milione in un uomo adulto e ogni cellula che compone l’agglomerato ha il compito di regolare la produzione endocrina. Per la quantità di processi che avvengono in questa parte della ghiandola, proprio la testa del pancreas è la parte colpita con più frequenza da neoplasie, circa il 60%. Nella coda del pancreas avvengono invece le funzioni esorcine, in questa parte il pancreas elabora i succhi digestivi e gli enzimi. Questa parte della ghiandola è composta da cellule che hanno la forma di acini e che vanno a produrre le secrezioni. Le cellule acinose disposte in file hanno un nucleo sferico in cui si trova il complesso di Golgi in cui si concentrano le secrezioni. Il pancreas è in diretto collegamento con il fegato e con lo stomaco, con la parte superiore dell’intestino e con la milza.
In base all’età, il pancreas produce giornalmente da 1,5 a 3 litri di secrezioni degli oltre 20 enzimi, andando ad influenzare direttamente l’assimilazione e la digestione di carboidrati, di proteine e di grassi.

Tumore al pancreas 

Esistono diverse tipologie di neoplasie al pancreas: per il 95% si tratta di tumori pancreatici del tipo adenocarcinoma (il più aggressivo e con il più alto tasso di mortalità nel mondo). Per un altro 5% si tratta invece di tumori che colpiscono la parte esocrina, come ad esempio tumori che colpiscono le cellule acinari. Quando si parla di tumore al pancreas è importante distinguere il tipo di neoplasia, ci sono tumori molto aggressivi e altri totalmente benigni, esistono poi i casi di pancreatiti croniche che posso essere confusi con un tumore.
In medicina si distinguono 6 tipologie di tumori pancreatici:

  • l’adenocarcinoma del pancreas, il più comune è purtroppo il più grave;
  • il tumore cistico del pancreas;
  • i tumori endocrini;
  • le pancreatiti, acuta e cronica;
  • le pseudocisti del pancreas.

Il tumore più preoccupante è l’adenocarcinoma del pancreas, tra le neoplasie più aggressive in maggiore aumento nei paesi occidentali, con almeno 10.000 casi di diagnosi all’anno in Italia. Recenti studi hanno individuato come fattori, che incidono sull’aumento dei casi di diagnosi di questo tumore, la longevità e le migliori tecniche di diagnosi.
Anche se non ci sono prove scientifiche certe sui rischi, la comunità scientifica è unanime nel definire fattori di rischio principali il fumo di sigaretta che agisce con un danno ossidativo, l’evoluzione di malattie metaboliche come il diabete e i fattori genetici. Gli studi in corso hanno inoltre evidenziato una sicura incidenza di fattori ambientali e di fattori nutrizionali, soprattutto per quanto riguarda il consumo di carne e una dieta squilibrata ricca di cibi grassi con uno stile di vita sedentario. Per l’adenocarcinoma del pancreas, nella fase iniziale non ci sono particolari sintomi, l’alta incidenza dei casi mortali è infatti dovuta alla diagnosi spesso tardiva di questo tumore aggressivo che quando viene diagnosticato è già in uno stadio avanzato e non può essere asportato con un intervento chirurgico.

tumore al pancreasTra i sintomi comuni che possono manifestarsi c’è sicuramente il dolore alla parte superiore dell’addome, la perdita di peso e la comparsa di un colorito giallo della pelle e degli occhi. Nonostante i progressi nella diagnosi, nella ricerca e nelle terapie per il trattamento di questa tipologia di tumore, l’Adenocarcinoma del pancreas ha un tasso di sopravvivenza a 5 anni inferiore al 5%, per rendere l’idea, su una stima statistica di 40.000 diagnosi all’anno in Europa, nei successivi 5 anni solo 2000 pazienti possono risultare ancora in vita. Per la diagnosi si deve procedere ad esami di laboratorio, esami come TAC e eco-endoscopia possono essere utilizzati per identificare la presenza del tumore e di eventuali metastasi con altri organi, soprattutto con il fegato. Per quanto riguarda invece i marcatori tumorali, nella diagnosi del tumore al pancreas si va ad osservare l’antigene tumorale CA-19-9, una proteina presente sulle cellule della ghiandola che viene prodotta dal tumore. I livelli elevati di questa proteina indicano uno stadio avanzato del tumore. Di recente sono stati introdotti esperimenti di diagnosi rapida come i test della saliva.
La classificazione della stadiazione tumorale per l’adenocarcinoma del pancreas segue due tabelle, la classificazione TNM, il riferimento internazionale per i tumori maligni e la classificazione JPS della Japan Pancreas Society. Si passa da uno stadio T0 dove non ci sono evidenze di neoplasie, ad uno stadio M1 con presenza di metastasi in altri organi a distanza. Dalla diagnosi e dalla classificazione delle Stadiazioni del tumore dipende la terapia. Quando il tumore è circoscritto al pancreas e non si è diffuso ad altri organi o a linfonodi si può procedere ad una asportazione chirurgica. Si tratta della terapia più efficace ma che è purtroppo possibile solo nel 20% dei casi per i tumori con diagnosi precoce. Si tratta di un intervento tra i più difficili, sia per il paziente che per il chirurgo. Negli stadi avanzati, già dal secondo, quando il tumore si è diffuso agli organi adiacenti, al dotto biliare e al duodeno, si deve procedere alla radioterapia o alla chemioterapia. Gli Stadi III e IV sono i più gravi, in questa condizione, il tumore si è esteso alle arterie intorno al pancreas e in seguito agli organi distanti, il fegato, i polmoni ed è comune riscontrare delle metastasi alle ossa.
Oltre allo stadio del tumore, si deve inoltre seguire la terapia più indicata sia per l’età del paziente che per le condizioni generali. Tra le altre neoplasie che interessano il pancreas, più rari sono i tumori cistici; si parla in questo caso di tumori cistici sierosi e di tumori cistici mucinosi. I primi sono sempre benigni mentre i tumori mucinosi possono trasformarsi in patologie maligne. Questa tipologia di tumore viene evidenziata con ecografie o TAC e solo in caso di cisti di grandi dimensioni si avverte del dolore molto intenso all’altezza dell’addome. Anche i tumori Endocrini sono per lo più benigni e molto rari. Tra le malattie che possono attaccare il pancreas, infine, non si devono confondere con i tumori le pancreatiti.
La pancreatite acuta è un infiammazione improvvisa che può presentarsi con una forma lieve curabile in pochi giorni o con forme anche molto gravi che possono portare anche alla morte. La causa di una pancreatite acuta è la calcolosi biliare, che nella maggioranza dei casi è una conseguenza diretta dell’alcolismo che è un elevato fattore di rischio. L’alcool è inoltre la causa più comune dell’insorgenza della pancreatite Cronica. Questa infiammazione è lunga e lenta, man mano che la malattia progredisce si avvertono sintomi sempre più evidenti come il dolore addominale cronico, una cattiva digestione degli alimenti e il progressivo peggioramento del diabete. I sintomi di una malattia del pancreas sono diversi; ecco nel dettaglio quanto evidenziato dalla casistica elaborata dall’Organizzazione mondiale della Sanità.

Sintomi del tumore al pancreas

sintomi tumore al pancreasIl dolore nella parte alta dell’addome è presente nel 75% dei casi e si avverte quando lo stadio del tumore è già avanzato e quando la neoplasia è localizzata nella testa del pancreas. Il dolore è il segnale che le secrezioni pancreatiche non riescono a defluire verso il duodeno in quanto ostacolate dalla massa tumorale.
Con l’avanzare dalla neoplasia, il dolore diventa molto più intenso e frequente dopo i pasti, con fitte dolorose che si possono avvertire anche di notte dormendo in posizione supina. Altri sintomi molto evidenti e frequenti possono essere problemi di dispepsia. La cattiva digestione è infatti un sintomo frequente quando il tumore è localizzato nella testa del pancreas; si avvertono quindi nausea, vomito, irregolarità intestinale con stitichezza alternata a diarrea e repentina perdita di peso. Il dimagrimento è infatti notevole ed è legato al cattivo assorbimento dei nutrienti che vengono assimilati grazie alle secrezioni prodotte dal pancreas. Il decadimento fisico è quindi immediato in questa forma tumorale. Negli stadi avanzati si evidenzia la colorazione giallastra della pelle. Il colore giallo diventa inoltre molto evidente negli occhi. Questa colorazione è dovuta alla crescita del tumore che va progressivamente a chiudere le vie biliari e in questa fase le urine diventano sempre più scure e le feci chiare. Le ulcere nel duodeno infine provocano la presenza di sangue occulto nelle feci o il manifestarsi di ematemesi, la presenza di sangue nel vomito.

Ultimi studi e ricerche scientifiche sul tumore al pancreas.

ricerche tumore pancreasDa oltre 15 anni la medicina moderna è impegnata in diversi studi e ricerche sul tumore al pancreas. Diversi sono gli studi mirati a migliorare la diagnosi, soprattutto la diagnosi precoce dell’adenocarcinoma nelle primissime fasi e molti sono i team di ricerca universitari e i laboratori di tutto il mondo impegnati in studi per migliorare le terapie di trattamento. Con l”aumento dell’incidenza di questo tumore e l’aumento dei tassi di mortalità, sia negli Stati Uniti che in Europa, negli ultimi 2 anni si sono susseguite importanti scoperte, ecco alcune delle più recenti. A partire dal Novembre 2012 un team di scienziati di 10 paesi, ha individuato i processi alla base della mutazione genetica che porta alla formazione di nuove masse tumorali all’interno e intorno al pancreas. Osservando 142 pazienti affetti da neoplasia allo Stadi I e II, sono state infatti identificate 1982 mutazioni che hanno come conseguenza la produzione di una proteina che va ad interferire con il Dna delle cellule malate. L’individuazione di tale proteina ha rappresentato un notevole passo in avanti nella ricerca, in quanto, per la prima volta, è stato possibile studiare cellule di campioni di tessuto pancreatico asportato direttamente dai pazienti con adenocarcinoma. Dallo studio di queste cellule, è stato poi possibile studiare in laboratorio la coltivazione e l’alterazione di cellule tumorali. Dopo i primi test, sono ancora in corso gli studi nella fase di osservazione in laboratorio e in pochi casi ci sono stati progressi con sperimentazione nelle terapie. Per quanto riguarda invece i progressi nella diagnosi, è del 2013 uno studio che ha dimostrato la possibilità di individuare la presenza di un tumore al pancreas dall’analisi della saliva. Lo studio americano, condotto dalla San Diego State University, in California, ha infatti evidenziato come nei pazienti con neoplasie al pancreas in formazione, si può rilevare un particolare profilo microbico non presente nei pazienti sani. La presenza di due batteri in particolare, il Leptotrichia e il Campylobacter, possono rivelare l’insorgenza di un tumore e quindi accelerare i tempi per una diagnosi mirata e per un approccio terapeutico tempestivo. Dall’ultimo Annuals Oncology del 2014 tenutosi a Barcellona importanti luminari di tutto il mondo si sono confrontati sulle prossime ricerche da finanziare nei prossimi 5 anni.

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