Il pancreas

La sua posizione è più o meno al centro dell’addome in profondità, circondato da altri importanti organi come lo stomaco, il fegato, la milza.
La forma che ricorda una pera ed è lungo circa 15 cm e in base alla sua conformazione viene distinto in 3 parti diverse che sono la testa, corrispondente alla parte esterna più ampia, il corpo che è quella centrale e la coda che è quella più stretta.
Oltre a secernere l’insulina il pancreas è utile alla digestione perché produce importanti enzimi o succhi pancreatici, che attraverso alcuni dotti arrivano fino all’intestino tenue.
È grazie al pancreas che si produce energia che viene mutuata attraverso la gestione della quantità di glucosio nel sangue.
Questa ghiandola può essere interessata da uno dei tumori più aggressivi e con una prognosi non positiva, in quanto la percentuale di sopravvivenza a 5 anni secondo la letteratura medica si aggira ancora oggi intorno al 7%.
Il motivo risiede nel fatto che una bassa percentuale, intorno al 20%, di tumori al pancreas viene diagnosticata precocemente e questo incide su tutto l’iter di trattamento e cura.
A questo si aggiungere il fatto che nelle fasi iniziali il tumore al pancreas è asintomatico e anche i segnali che possono essere avvertiti potrebbero confondersi con altre patologie meno gravi o con disturbi relativamente comuni.
Le cause del tumore al pancreas
La medicina moderna non è ancora riuscita a individuare con esattezza una causa precisa del tumore al pancreas.
È noto comunque che si sono una serie di condizioni predisponenti e che possono esporre al rischio di ammalarsi di carcinoma pancreatico e che riguardano soprattutto l’alimentazione e lo stile di vita.
Esistono alcune cause su cui la medicina è d’accordo nell’accreditare le cause più probabili ma non esclusive e tra queste c’è:
- il fumo di sigaretta;
- il diabete conclamato;
- l’obesità (consumo di cibi grassi, l’abuso di alcool);
- la pancreatite.
Il pancreas è un organo molto delicato nel suo funzionamento e il suo coinvolgimento nel processo digestivo non può che includere, tra le altre, anche le cause alimentari, che riguardano l’eccessivo consumo di zuccheri e di grassi animali.
Il fumo di sigaretta
Per quanto riguarda il fumo è stato provato che chi ha questa abitudine si espone a tale malattia, specie se è un accanito tabagista. Non è escluso che anche l’esposizione allo smog dei centri urbani contribuisca a predisporre maggiormente a questa patologia.
Il diabete conclamato
I diabetici hanno una probabilità maggiore di contrarre il tumore al pancreas, in quanto coinvolto in una carenza di produzione di insulina, che come è noto va integrata attraverso somministrazioni quotidiane.
L’obesità
I pazienti in sovrappeso o obesi che hanno un indice di massa corporea che indica questa condizione sono tra quelli che detengono un importante fattore di rischio che è il grasso addominale.
Le ricerche medico-scientifiche hanno dimostrato che la quantità di grasso corporeo e vicino al pancreas provoca squilibri ormonali, che coinvolgono anche la produzione di insulina. Un particolare da considerare è che le cellule cancerose si nutrono e consumano velocemente gli zuccheri, che favoriscono l’aumento di peso e anche gli stati infiammatori.
Per tali motivi si può afferma che l’eccesso di grasso può essere annoverato con certezza tra le cause del tumore al pancreas per i meccanismi biologici che scatena.
Tra gli alimenti più nocivi che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha letteralmente invitato a consumare meno possibile c’è la carne rossa. I grassi animali sono tra i più nocivi per la salute e la preservazione di questo organo, ma anche del resto del corpo.
La pancreatite
Il consumo eccessivo e costante di alcool è tra le cause di una tra le più gravi infiammazioni del pancreas: la pancreatite.
Questa patologia può essere acuta o cronica e deve essere tempestivamente curata con antibiotici, liquidi e antidolorifici per debellare la stessa infiammazione che è pericolosa per la vita.
Nel caso in cui cronicizzasse porterebbe a ricadute che vanno seguite costantemente dai medici, in quanto predispone a questo tipo di cancro.
I sintomi del tumore al pancreas
Come precedentemente sottolineato il tumore al pancreas non ha sintomi eclatanti se non nello stadio avanzato.
Nelle vari fasi molte volte non dà alcun segnale o comunque provoca solo fastidi che facilmente si possono confondere con disturbi digestivi apparentemente non gravi.
I sintomi che possono far sospettare un tumore al pancreas riguardano:
- Il dolore insistente localizzato più o meno al centro dell’addome, poco al di sopra dell’ombelico che potrebbe corrispondere anche dietro la schiena alla stessa altezza;
- sensazione di costante sazietà anche dopo aver mangiato esigue quantità di cibo;
- feci chiare che galleggiano e urine scure;
- ittero, cioè colorazione giallastra sia della pelle che della sclera, cioè della parte bianca dell’occhio;
- nausea, vomito e dimagrimento senza individuare una valida causa;
- stanchezza eccessiva.
I sintomi elencati non compaiono tutti insieme e, come si può notare, possono essere attribuiti ad altre patologie e disturbi certamente meno gravi. In certi casi si uniscono a quelli provocati dal diabete mellito che può essere causato a sua volta dallo stessa malattia tumorale.
In taluni casi di tumore al pancreas allo stadio avanzato non si manifestano neppure e lo si scopre per un malessere generalizzato e soprattutto per il suddetto deperimento apparentemente inspiegabile.
Le visite da fare per la diagnosi di tumore al pancreas
Il tumore al pancreas può essere diagnosticato con diversi esami che oggi sono a disposizione presso tutti gli ospedali italiani.
Se il medico curante, il gastroenterologo, il patologo o l’endocrinologo sospettano al presenza di una neoplasia pancreatica possono eseguire esami di diagnostica per immagini, esami del sangue, ecc.
L’iter diagnostico comincia con una visita obiettiva e quindi con la palpazione addominale che indaga sulla presenza di masse o accumulo di liquidi, ma anche sull’aspetto della pelle e degli occhi per verificare che non sia presente l’ittero.
L’ecogradia è uno degli esami più frequenti che attraverso le onde sonore e le immagini proiettate sullo schermo tramite un manipolo si possono osservare tutti gli organi della cavità addominale, compreso il pancreas.
In tal modo si può controllare la presenza di una neoformazione, che per la definizione di benignità o malignità deve essere necessariamente sottoposta a esame istologico. Si osservano anche eventuali estensione del tumore al pancreas ad altri organi e distretti.
Un esame ancora più preciso e approfondito è la TAC (Tomografia Assiale Computerizzata), che scende nei dettagli dell’anatomia del pancreas attraverso la produzione di una serie di immagini. Prima di eseguirla è necessario bere almeno 2 litri d’acqua per la distensione degli organi, quali l’intestino tenue, il duodeno, lo stomaco e la vescica. In alcuni casi si può optare per l’aggiunta di un mezzo di contrasto per identificare meglio la sede del tumore al pancreas. La TAC è un esame che verifica la presenza di neoformazioni in tutta la cavità addominale.
Oltre all’ecografia e alla TAC il medico può prescrivere anche un’endoscopia che viene eseguita attraverso l’introduzione nel tubo digerente di un sondino corredato da una telecamera e che rimanda le immagini su un monitor. Questo esame può indagare anche sull’estensione del tumore nelle zone circostanti e in particolare a livello vascolare.
L’esame che può confermare o meno la natura del tumore e anche lo stadio a cui è giunto è la biopsia.
Si preleva una minuscola porzione di tessuto pancreatico attraverso la tecnica dell’ago aspirato, che si può effettuare anche in concomitanza con l’ecogradia e la stessa TAC. Su questo tessuto verrà effettuato l’esame istologico alla ricerca di cellule tumorali. La diagnosi potrà essere confermata o meno dai cosiddetti “makers tumorali“, cioè i valori degli esami del sangue collegati ad alcuni risultati che indicano la presenza del cancro.
I medici prima di ogni esame saranno a disposizione del paziente per spiegare le modalità con cui si svolgerà ogni singolo esame. Per la tranquillità e il corretto svolgimento degli stessi è sempre consigliabile porre tutte le domande e chiarire qualsiasi dubbio col il proprio medico.
Quali cure per il tumore del pancreas
Le cure e le terapie che oggi la medicina mette in campo per contrastare una patologia che il tumore al pancreas maligno sono principalmente 3 e si riferiscono all’intervento chirurgico e alla somministrazione di farmaci chemioterapici nonché alla radioterapia.
Il successo che si può avere nella cura del tumore al pancreas dipende dallo stadio in cui viene rilevato.
La diagnosi precoce è quella che assicura la migliore delle prognosi, anche se bisogna ricordare che l’aspettativa di vita anche in questi casi è bassa a 5 anni. Si tratta comunque di dati che esprimono una media dei casi presi in considerazione negli ultimi 10 anni, un lasso di tempo nel quale l’incidenza è aumentata di oltre il 14% nei paesi industrializzati.
La diagnosi precoce riesce a scongiurare una condizione infausta come quella della diffusione delle metastasi, che possono interessare organi vicini quali stomaco, polmoni, intestino e liquido addominale.
Nella maggior parte dei casi i pazienti devono affrontare tutti e 3 i tipi di cure e terapie e questo avviene solo nei casi in cui il paziente si trovi in buona salute.
L’intervento chirurgico è molto debilitante in quanto nei giorni seguenti il paziente avverte comunque un senso di sazietà e in ogni caso viene alimentato attraverso flebo, per non far lavorare il pancreas.
Nei casi in cui si rende necessaria la totale asportazione del pancreas, questa condizione di protrae anche per diverse settimane, provocando un forte dimagrimento e la debilitazione fisiologica anche in concomitanza con i cicli di chemioterapia e radio terapia.
Se l’intervento chirurgico ha portato all’asportazione totale del pancreas in via preventiva saranno asportate anche altre parti di tessuto, come parte dello stomaco e, in alcuni casi, anche l’asportazione della milza e della cistifellea.
Con l’intervento chirurgico l’obiettivo è quello di prevenire la diffusione delle metastasi.
La chemioterapia e la radio terapia sono utili sia nei casi in cui non è possibile operare che in quelli in cui è necessario combattere la metastatizzazione.
È possibile vivere anche con una sola porzione di pancreas e in assenza dello stesso organo, assumendo ormoni ed enzimi per via orale sostitutivi.
I pazienti che hanno contratto un tumore del pancreas devono essere costantemente sotto controllo medico, anche a domicilio e ogni disturbo o malessere deve essere prontamente riferito al proprio medico.
Il pericolo di recidiva e di formazione di metastasi nei casi del cancro al pancreas è molto elevato.
Gli effetti collaterali delle cure chemioterapiche e radioterapiche possono debilitare l’organismo, in quanto c’è carenza di appetito, nausea, vomito, stanchezza eccessiva, indebolimento del sistema immunitario, perdita dei capelli.
I cicli durano qualche settimana e vengono decisi in base allo stadio del tumore al pancreas. Gli stessi sintomi scompaiono dopo qualche giorno dal termine della cura.